Montepulciano: la fotobiomodulazione con luce blu è arrivata alla Vulnologia di Nottola.

Montepulciano: la fotobiomodulazione con luce blu è arrivata alla Vulnologia di Nottola.L’innovativo strumento serve a trattare le ferite difficili complesse Nell’ambulatorio di Vulnologia per il Trattamento delle Lesioni Complesse e del Piede Diabetico e in quello...

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Studio clinico sull’ulcera alla gamba: l’efficacia e la tollerabilità di un farmaco sperimentale sono in fase di studio in uno studio clinico di fase III a livello europeo.

MEDICINA RISPONDE 2024

Medicina Risponde rubrica di SIENAWEBTV intervista rilasciata dal Dott. Cosimo Maglio, Responsabile Ambulatorio di Vulnologia Val di Chiana Senese- Montepulciano e dalla Dott.ssa Monica Gonnelli, Infermiera Esperta-Specialista Wound Care

2 MAGGIO “Medicina Risponde” Sienawebtv

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Voglio esprimere il ringraziamento al reparto Vulnologia-Ferite gravi dell’ospedale di Nottola

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Ringraziamento

Buongiorno, alla fine di questo 2023, abbastanza lungo e complesso in quanto sono dovuto ricorrere alle cure sanitarie numerose volte presso alcuni reparti del monoblocco di Nottola, per me è tempo di bilanci. Per questo motivo, ricordando tutti i medici, infermieri e...
Montepulciano: la fotobiomodulazione con luce blu è arrivata alla Vulnologia di Nottola.

Montepulciano: la fotobiomodulazione con luce blu è arrivata alla Vulnologia di Nottola.

Montepulciano: la fotobiomodulazione con luce blu è arrivata alla Vulnologia di Nottola.L’innovativo strumento serve a trattare le ferite difficili complesse

Nell’ambulatorio di Vulnologia per il Trattamento delle Lesioni Complesse e del Piede Diabetico e in quello infermieristico per il Trattamento delle Ferite Difficili dell’ospedale di Nottola, è stato introdotto un innovativo dispositivo medico per il trattamento delle ferite complesse che si basa sulla fotobiomodulazione con luce blu. Il nuovo apparecchio consente una ripresa della riepitelizzazione delle ferite croniche e acute, che ne velocizza il processo di guarigione, con risultati migliori in termini di tempo e di rigenerazione tissutale. Tale trattamento, inoltre, è stato utilizzato con successo in un progetto di continuità assistenziale Ospedale -Territorio nella Valdichiana Senese.Le lesioni cutanee croniche rappresentano un grave problema medico e infermieristico a livello mondiale, con un impatto significativo sulla salute e sulla qualità della vita dei pazienti, oltre ai notevoli costi sociali ad esse associati. Una quantificazione complessiva del problema è resa difficile dalle diverse eziologie delle lesioni cutanee croniche. La ricerca di una terapia che stimoli e acceleri la guarigione delle ulcere è quindi una priorità medica. Nell’ambito della ricerca di nuove terapie che supportino e stimolino i processi di guarigione delle ferite, è stato sviluppato questo dispositivo medico che utilizza sorgenti led che emettono luce blu con lunghezze d’onda comprese tra 400 e 430 nm, con una densità di potenza di 120 mW/cm² e una fluenza di 7,2 J/cm² a 4 cm dalla sorgente luminosa. Il funzionamento dello strumento si basa sul trasferimento di energia luminosa dal dispositivo al paziente, senza l’intervento di mediatori (additivi chimici o farmaci). Attraverso l’interazione con alcuni cromofori endogeni presenti nel sangue e nella pelle, è in grado di attivare il meccanismo di fotobiomodulazione, stimolando i processi fisiologici di guarigione delle ferite.«Il nuovo dispositivo a luce blu si affianca alle numerose risorse high tech utilizzate nelle suddette strutture, – afferma Monica Gonnelli, infermiera specialista in Wound Care dell’ambulatorio infermieristico ospedaliero per il Trattamento delle Ferite Difficili e consulente clinico  Ospedale-Territorio, – come ad esempio la Terapia fotodinamica con luce rossa, la NPWT (portatile e monouso), idrobisturi per un migliore debridement chirurgico – l’atto di rimuovere chirurgicamente materiale che ostacola la guarigione -, bisturi a ultrasuoni, terapia con NPWT + ossigeno locale, trattamento con cellule mononucleate del sangue periferico, innesti di sostituti cutanei, oltre al routinario utilizzo di medicazioni avanzate ed ai sistemi di bendaggio».«Il nostro Ambulatorio di Vulnologia, che nel periodo da marzo a dicembre 2024 ha effettuato otre 700 visite vulnologiche e più di 3600 prestazioni, – dichiara il responsabile Cosimo Maglio, – è stato selezionato per la partecipazione, assieme ad altri 65 centri a livello mondiale, a uno studio clinico internazionale di fase IV, randomizzato in doppio cieco, cioè in cui né i pazienti né gli sperimentatori sanno quale trattamento sarà somministrato al paziente, che utilizza le cellule staminali autologhe per la guarigione delle ulcere venose di difficile risoluzione. L’ospedale di Nottola si conferma come centro di eccellenza nella materia della Vulnologia». 

da: https://www.centritalianews.it/montepulciano-la-fotobiomodulazione-con-luce-blu-e-arrivata-alla-vulnologia-di-nottola-linnovativo-strumento-serve-a-trattare-le-ferite-difficili-complesse/

 

MEDICINA RISPONDE 2024

MEDICINA RISPONDE 2024

Medicina Risponde rubrica di SIENAWEBTV intervista rilasciata dal Dott. Cosimo Maglio, Responsabile Ambulatorio di Vulnologia Val di Chiana Senese- Montepulciano e dalla Dott.ssa Monica Gonnelli, Infermiera Esperta-Specialista Wound Care

MEDICINA RISPONDE 2024

2 MAGGIO “Medicina Risponde” Sienawebtv

QUESTA SERA, GIOVEDI’ 2 MAGGIO
“MEDICINA RISPONDE “
dalle ore 21.30
Ritorna a gentile richiesta “Medicina Risponde” una rubrica con la partecipazione della Azienda USL Toscana Sud Est
e la collaborazione di Farmacia San Rocco
In questa puntata saranno presenti in studio:
Dott. Cosimo Maglio – Resp. Ambulatorio di Vulnologia – Val di Chiana Senese Montepulciano
Dott.ssa Monica Gonnelli – Infermiera esperta – Specialista Wound Care
in replica Venerdì dalle ore 15.30
e Sabato dalle ore 10.30
Voglio esprimere il ringraziamento al reparto Vulnologia-Ferite gravi dell’ospedale di Nottola

Voglio esprimere il ringraziamento al reparto Vulnologia-Ferite gravi dell’ospedale di Nottola

Condiviso dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
Condivido il messaggio ricevuto da Amalia, dall’ospedale di Nottola. 
“Voglio esprimere il ringraziamento al reparto Vulnologia-Ferite gravi dell’ospedale di Nottola, in particolare il dottore Cosimo Maglio e della responsabile infermieristica Monica Gonnelli, persone davvero uniche perché mio marito paraplegico è stato salvato grazie ai loro interventi per la seconda volta (ferita grave su zona sacrale con emorragia). Grazie di cuore!”

 

Un grazie a voi che ci avete dato fiducia per ben due volte in un percorso complesso come il vostro
Il nostro impegno continuerà come sempre a favore dei pazienti affetti da lesioni complesse nell’ottica di un miglioramento della qualità della loro vita
Ti ringrazio per questo post perché sarà sicuramente utile a divulgare, ulteriormente, l’esistenza di questa piccola realtà che essendo sviluppata in un’ottica di continuità ospedale territorio può risultare veramente utile a chi è portatore di tale patologia

Ringraziamento

Ringraziamento

Buongiorno, alla fine di questo 2023, abbastanza lungo e complesso in quanto sono dovuto ricorrere alle cure sanitarie numerose volte presso alcuni reparti del monoblocco di Nottola, per me è tempo di bilanci. Per questo motivo, ricordando tutti i medici, infermieri e tecnici sanitari con i quali sono entrato in contatto durante questo mio percorso accidentato, ho deciso di scrivere questa lettera come ringraziamento e riconoscimento per la infinita pazienza per la continua dedizione e la spiccata professionalità di tutti gli operatori sanitari che ho dovuto, mio malgrado, incontrare nel percorso di cura di questi lunghi mesi. Il mio grazie infinito, incommensurabile, inesauribile va soprattutto al reparto di cardiologia, di diabetologia, di terapia del dolore e di chirurgia (compresa la preospedalizzazione) ed in particolare al dottor Cosimo Maglio e all’assistente Monica Gonnelli che hanno curato le mie necrosi parcellari alle dita dei piedi con Infusioni di Monociti autologhi. In modo particolare vorrei ringraziarli perché mi hanno fatto sentire una persona degna di rispetto prima che un malato costretto alle cure, perché mi hanno aiutato a non perdere la speranza anche quando le giornate erano “buie ” per i dolori e per avermi sostenuto con le parole che per me sono state solidi appigli a cui aggrapparmi, come ad esempio consigli o sollecitazioni. La loro professionalità, ben amalgamata con umana sollecitudine, mi hanno dato coraggio e speranza traghettandomi fuori da quello che ora posso pensare, sia stato uno dei periodi più difficili della mia vita. Grazie. 

Fabrizio M

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